28 luglio 2008

Sta la salute, sta tutto

Come credo sia chiaro ai più sagaci dei miei innumerevoli lettori che con ansia e trepidazione sbirciano ogni giorno questa valle della morte di blog, non ho testa per postare. Le mie giornate si reiterano in uno schema d'abitudini che non ammette eccezioni, una perfetta crasi tra dovere e piacere, disciplina e scialo. Per esempio, questa è l'ora della doccia e già sto sforando per tenervi contenti, perchè io ci tengo a voi, non sono una scellerata senza dio. Di notevole negli ultimi dieci giorni c'è stato solo il volo dal balcone della cagnetta del primo piano. Superato lo stress post traumatico, sarò in grado di raccontarvi con ironia e leggerezza anche questa straziante avventura, non temete. Fortunatamente dal cielo non piovono solo cani, almeno non principalmente, e dopo giornate da uovo fritto cotto sul cofano della macchina, l'Onnipotente ci ha sputato addosso un po' d'acqua. Tutti contenti, noialtri, a raccogliere i suoi sputi tra le tamerici salmastre ed arse. Attualmente c'è un medio caldo godibile e d'intrattenimento, ma questo non è il meteo e comunque, con questa estate schizofrenica non c'è Giuliacci che tenga: mettete il naso fuori e conoscerete il futuro annusando l'aria. Adesso credo proprio di dovervi lasciare alle vostre miserevoli vite (ridondanza di v, allitterazione involontaria ma necessaria), perchè siccome sono una tipa giusta devo andare al Giovinazzo Rock Festival, ma ancora prima, quindi ora, devo sfondarmi di melone pane davanti alla tv.

20 luglio 2008

99 luftballons - Bari/Moscow

Velocemente si consumano le scadenze importanti di luglio, "ti volti e sono già passati, ti chiedi cosa è successo, come è successo oh oh". Ieri i multicolori calici pugliesi si sono levati in alto per il primo anno di matrimonio di una persona che mi sta nel cuore e della sua bellissima, poliglotta e coraggiosa moglie sovietica. Bari-Mosca accoppiata improbabile? Dopo aver visto il risultato, direi che è un'accoppiata azzeccatissima, un giro di carte fortunato, il cacio sui maccheroni, la panna acida nel boršè. Il tempo è volato via: noi siamo arrivati puntuali all'apertura delle danze e abbiamo visto riempirsi a poco a poco tutta la campagna. Delegazioni da molte zone della Puglia sono accorse alla corte degli sposi e il risultato è stato sorridente ed eterogeneo. La serata era fresca e piacevole, le zanzare tenute a debita distanza da armature di citronella, l'aria della campagna profumava di mare e terra d'estate, nel frattempo la sottoscritta, con un bicchiere di birra in una mano e uno di pop corn nell'altra, ondeggiava a ritmo di musica e si lasciava incantare, come molti altri avventori, dai cartoon astratti e surreali di Madre Russia proiettati su una parete. Chiacchiere, risate, parole confuse in un altoforno di suoni. Grazie di tutto, dell'ospitalità, del buonumore e della generosità, ragazzi. Fra, i tuoi occhi ad u rovesciata non hanno denunciato un attimo di stanchezza e hanno mantenuto quella forma per tutto il tempo. Sarai mica felice? Lei ha classe da vendere, mi rammarico solo di non averle potuto parlare per dieci minuti di fila, ma spero che ci saranno altre occasioni. Siete belli. Da queste parti, più o meno nella zona sinistra del mio sterno, un muscolo impazzito fa il tifo per voi. Ma ora basta, ché mi divento sentimentale.

15 luglio 2008

99 luftballons

Questa è la storia di una specie di giovane donna che cade da un palazzo di cinquanta piani e mentre cadendo passa da un piano all'altro, per farsi coraggio si dice: "Fin qui tutto bene, fin qui tutto bene, fin qui tutto bene". Il resto lo sapete, buongustai. Afferrata la morale della favola? Siamo in caduta libera, anzi in volo, per essere ottimisti. Le ultime settimane sembrano strade-colabrodo, stretti tratturi, sterrati impossibili pieni di tornanti in salita e al volante del mio pandino con trazione posteriore si fa una gran fatica a tenere botta, soprattutto ora che il semiasse inizia a cedere. Che volete, nessuno mi aveva detto che sarebbe stata più opportuna una bella quattroruote o, meglio, un carroarmato. Resistere resistere resistere è l'imperativo di sopravvivenza. Finirà questo campo minato, spero il prima possibile. è una giungla lì fuori, gente! Fin qui tutto bene.
Ho visionato, circondata da un allegro contorno di sodali, il film "Funny Games", inutile, insulso e vuoto. Pura maniera senza sostanza, antipatico, impressionante neanche un po'. Però ho imparato che bisogna sempre avere un phon a portata di mano per asciugare il proprio cellulare. Ora non mi fregate più.

11 luglio 2008

Ricicli

Qui funziona che si formulano dei buoni propositi. Ma dei propositi buonissimi, statemi a sentire: che uno dice da oggi farò questo e quello e rispetterò tutte le regole e i limiti che mi porrò e patapim e patapam ed entro tale scadenza accadrà ciò secondo i miei calcoli perchè blah blah io sarò capace di disciplinarmi e automatizzarmi e zic e zac e brum brum e poi noooo! Ho oltrepassato la linea gialla proprio mentre la stavo tracciando ed ora che sono tutta sporca di giallo chi mai mi farà il bucato? Porterò il marchio dell'errore e della tracotanza e dell'incontinenza e proverò vergogna per questo giallo sulle mie nuove nuove scarpe! Oh no, oh no, me tapina... Ancora una volta cioccolata, ozio e il continuo procrastinare doveri e nuovi inizi che dunque tardano a concretizzarsi, tardano a giungere a destinazione come i treni trenitalia che aspetti aspetti e ti dicono 5, poi 10, poi 15 minuti di ritardo, finchè la stazione non si riempie di passeggeri annoiati e alterati pieni di valigie che aspettano da ore un treno che probabilmente verrà cancellato. Allora scatta il mea culpa e mea culpa mea culpa mea maxima culpa: domani c'è ancora una possibilità. Ci si crede fino alla successiva evasione, appunto domani, chè ad evadere ci si mette davvero poco. Da un lato si ride da un lato si piange, commedia e tragedia. è una questione di fini, non di lacrime. Chè quelle escono comunque sia. Ritorno alla dimensione isterizzante.

9 luglio 2008

Cronache interiori

Finalmente oggi il mio corpo si è accorto di avere un endometrio da estinguere. Meglio tardi che mai. Nel frattempo si compie la metamorfosi: esiste un animale che si nutre di sole mandorle? Se sì, credo di essere parte della specie anch'io; se no, ne sono il primo esemplare al mondo. Credo di aver fatto fuori quasi un chilo di mandorle ed è soltanto mercoledì: sono finiti i bei tempi in cui un chilo di mandorle durava fino al sabato. Che la causa dell'aumento del consumo di mandorle con la buccia sia da ricercarsi nella monotonia della vita di provincia? Può darsi, visto che l'unico argomento su cui riflettere riguarda le performance straordinarie dei miei intestini, ultimi baluardi di stabilità in questa vita allo sbando. Com'è tardi, chissà se resterà una fetta di torta anche per me che di dolci non ne sto mangiando più da tempo...

7 luglio 2008

Are you experienced?

Giungono le prime testimonianze della gita modenese sottoforma di fotografie. Sfogliando, nell'ordine, vedo:

i panini imbottiti con la carta argentata intorno e chiari simboli esoterici disegnati sopra,

Alf in autogrill che regge fiero una targa con su scritto "campione di scoregge",

il momento della cibazione e della convivialità, incarnato nella meridionalità dei gesti di Vinx e Alf seduti sul portabagagli aperto della macchina ed io di fronte, vestita come Bănel Nicoliţă con un cappello da cow-boy in testa,

le Scrocchiarelle,

Alf al volante, assorto nell'emozione dell'autostrada,

un rappresentante dei fatidici biglietti, più volte dimenticati e recuperati durante il tragitto,

un monumento raffigurante un grappolo d'uva, d'uopo nella terra del Lambrusco,

varie pose vicino ai manifesti dei Duran Duran ed altri,

foto di gruppo e birre preparatorie,

altra foto di gruppo, passata la bolgia dell'ingresso allo stadio, davanti ai cessi chimici (perchè?).


Il resto deve ancora essermi corrisposto e nutro fiducia nel fatto che, prima o poi, ciò accadrà. Intanto è assolutamente irrilevante che oggi faccia più caldo di ieri perchè la differenza tra 40 e 45 gradi equivale alla differenza tra due gemelli omozigoti. Il cambiamento di stato del mio cervello avviene intorno ai 30 gradi centigradi, ciò che viene dopo mi risulta indifferente poichè con la materia grigia allo stato liquido ho la tendenza a vegetare. Tra le altre cose, mi sono beccata un eritema solare dietro la nuca stando al mare tra le 5 e le 7 del pomeriggio e col sole coperto. Succedono strane cose.

6 luglio 2008

Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto, correvo dietro ai cani

La sete perenne è iniziata con i primi caldi, anzi con i primi calori, e non si è mai sopita. Cerco nei libri e nella musica le pozze d'acqua che placherebbero l'impeto delle domande, l'arsura della bocca, il languore insensato delle viscere, eppure potrei bere in eterno senza essere soddisfatta, perchè non esiste il profondo assoluto, la quiete, il sapere sommo, la pace dei sensi. La scommessa dello scavare sta nello spingersi sempre più giù, chissà se il centro della terra corrisponde con il cadere da altezze imprecisate e relative.

2 luglio 2008

Le ghiandole sudoripare sono altro da noi

Il sudore dona alle donne calendarizzate, le rende le bombe sexy che sono. Cosa sarebbero le donne calendarizzate senza sudore? Niente sarebbero, mancherebbe loro quel nonsocchè di scivoloso e lercio che titilla primitive fantasie maschili. Eppure a noi donne della strada il sudore ci fa puzzare, ci fa appiccicare le cosce, ci rende simili a patate sudate, simili a Camilla Parker Bowles. Siamo schiave degli umori delle nostre ghiandole sudoripare che non fanno altro che distruggere tutto il lavoro che facciamo per mantenere in vita il delicato equilibrio del nostro corpo. Reintegrare sali minerali con questa cappa di caldo umido è come cercare di svuotare il mare con un secchiello. L'amica umidità delizia le nostre giornate. Mariniamo nel nostro sudore, perdiamo sali minerali, reintegriamo con il Polase; mariniamo, perdiamo, reintegriamo; sudore, minerali, Polase: l'afa è un complotto delle case farmaceutiche. Languiremo giorno per giorno e di noialtre donne della strada resteranno solo gli scalpi. Se un giorno incontrerete uno scalpo sulla vostra strada, posatevi un fiore e una lagrima. E magari anche del Polase.