31 maggio 2008

Se non brillo, balugino

Perchè esistono le giornate in cui ti svegli ed è finito il latte per la colazione? Perchè esiste chi pretende che la birra appena prelevata dal frigo sia prontamente rimpiazzata da un'altra birra? Perchè chi avanza le sopracitate pretese sulla birra non rimpiazza una busta della spazzatura piena con una busta della spazzatura vuota? Perchè nei bar ci sono le gazzette dello sport? Perchè le ciliegie nascono anche in cima agli alberi e non solo sui rami raggiungibili da gente alta 163 cm? Perchè non siamo tutti fisicamente proporzionati? Perchè siamo nelle mani della lobby delle fotocopie? Perchè i piedi puzzano? Perchè i peli crescono e i capelli si sporcano? Perchè, di conseguenza, depilarsi e lavarsi i capelli sono azioni vane e tragiche? Perchè dobbiamo avere, in quanto esseri umani, una portata shakespeariana e non la portata della Pimpa? Perchè non sono Pimpa? Voglio essere la Pimpa.

28 maggio 2008

Militanz

Ultime frontiere della contaminazione gastronomica contro la devolution (rif. qui e qui).

Menu:
- panino con i gnumredd del lungomare di Bari al profumo di decadenza
- trionfo di more venete dell'autostrada in salsa di bitume e co2
- amaro "Socrates" a base di oleandro Benetton

by GRA

(Gruppo di Resistenza Agroalimentare)





il passato è afflosciato
il presente è un mercato
- fatevi sotto bambini
occhio agli spacciatori
occhio agli zuccherini -

27 maggio 2008

Lectio magistralis

Oggi fa tanto caldo, le strade risultano particolarmente maleolenti e se io fossi Iddio farei intervenire lo scoiattolo della Vigorsol. Stiamo subendo le conseguenze dell'effetto zuzza, cioè l'aria che si riempie di merda. Tutto chiaro fin qui? Bene.
Ci sono questi fogli qui che se sei un Paese e li firmi, sei buono, altrimenti sei cattivo e meriti di perire nel deserto che avanza. Ora io di Kyoko non ho letto il protocollo, ma ho visto il cartone animato che purtroppo non parla dell'effetto zuzza. Chiaro il concetto? D'accordo.
Dicevamo del deserto che avanza, per esempio i garofanini oggi si sono seccati e la cosa è seccante, per cui mi desertifico anche io. Ma il vero rischio dell'effetto zuzza non è nè Kyoko, nè i garofanini, bensì sapete quale? Ve lo dico subito: che gli oleandri e le agavi dominino l'intero pianeta terra. Gli oleandri sono velenosi e sono già i padroni della Società Autostrate, non stanno bene già così? Le agavi sono inutili e basta. Mi sono spiegata? Perfetto.
A volte le cose enormi sono quelle più delicate e infatti vedi Gaia com'è suscettibile, quindi bisogna lasciarla un po' in pace. Tu dici prendo la bigigletta, va benissimo, ma fai attenzione perchè tu prendi la bigi e cento vanno in macchina. Le macchine (nome scientifico: automobili) sono pericolose. E torniamo al discorso della Società Autostrate e a questi maledetti oleandri.

Come vedete, è tutto collegato come una piramide di pacchi di pasta del supermercato. Tu non sei il pacco di pasta sul cucuzzolo, che ti credi, sei uno dei più bassi e se ti levi tu dalla piramide, sta che tiene, ma sta più che non tiene e crolla tutto. Ognuno si guardi il proprio pacco e si faccia un esame di coscienza.

Fate attenzione a non far crollare la piramide, merdosi plebbei.

Spero che nulla vi sia sfuggito e che questo approfondimento vi sia stato gradito.


Alla prossima lezione.

26 maggio 2008

Gnumredd

I gnumredd sono interiora d'agnello allo spiedo e le fumate bianche che si levano in diversi punti del lungomare di Bari sono i barbecue su cui i suddetti prodotti vengono arrostiti da uomini muniti di ventaglio per tenere viva la fiamma e veracità meridional popolare. Generalmente, bisogna fare attenzione alle malattie, ma anche no.

Biennale

Ogni tanto si sentiva il profumo del mare, ieri alla Biennale dei Giovani Artisti, anche se il mare non sempre profuma da quelle parti, anzi. Erano diversi giorni che variabilmente ci avvicinavamo a questa grande manifestazione per approssimazioni successive, senza mai riuscire ad andarci, finchè l'abbiamo centrata. Dopo la demineralizzante purga del traffico barese, dopo aver scoperto che avevamo parcheggiato agli antipodi dell'ingresso ufficiale e aver circumnavigato a piedi metà Fiera del Levante, il mio amoroso sodale si è ritenuto abbastanza purificato da prendere parte al rito del panino con i gnumredd, perchè noi siamo gente conviviale.

Varcato finalmente l'ingresso della Fiera e raggiunta la delegazione moffettese, ci siamo sparpagliati nei vari padiglioni per osservare meglio una babele di facce, lingue e vestiti differenti. Un gruppo di sloveni trotterellava in giro su una cassapanca che pompava musica con un nugolo di gente danzante al seguito: era il pifferaio di Hamelin versione 2008. Altrove, sopra e sotto i palchi, c'erano piccoli e grandi concerti e un po' più in là si poteva assistere a videoproiezioni varie e ancora installazioni, quadri meravigliosi, cacate immense spacciate per forme d'arte, fotografie sconvolgenti: c'era il tutto. "Pure troppo" (cit.).

Troppo per il poco tempo che avevamo a disposizione, poco perchè i nostri sensi non sono abbastanza capaci e perchè quando ci hanno detto di sgombrare perchè stavano per chiudere, non avevo visto che un solo padiglione ma avevo già i sintomi di una intossicazione visiva. E mi sentivo stanca come se avessi camminato per ore lungo i percorsi di mondi paralleli. Fino alla fine del mese, la Biennale sarà ancora lì dove l'abbiamo lasciata ieri. Molto probabilmente ci tornerò, ma porterò la macchina fotografica.

25 maggio 2008

Pacchetto sicurezza

Qui e qui (click).