18 marzo 2009

I cani assassini di Scicli

Che se fossi nella possibilità di farlo, io un paio di quei cani assassini di Scicli, un paio di quelli, lo adotterei. Me li prenderei sottobraccio e andrei in giro a camminare con loro e a farli correre e giocare e darei loro crocchini, acqua e tutto il resto e poi direi: "Vedete i cani assassini di Scicli?". La pena di morte non esiste qui in Italia, ma per i cani assassini di Scicli vale. Ora sì che i tg sono diventati interessanti, tra stupratori rumeni e randagi killer. Che poi i cani assassini di Scicli così randagi neanche erano. Ce l'avevano, diciamo, un "padrone", ma forse sia lui, sia la popolazione del luogo, avevano qualche problema di memoria. Non è che un branco si forma in un giorno. Mentre il branco si stabiliva indisturbato nel territorio, tutti dicevano: "Quale branco?". E il "padrone" diceva: "Quali cani?". Io quei cani li strapperei all'abbandono, alla fame, alla paura dell'uomo e li darei solo ai padroni migliori, in grado di riabilitarli ed occuparsi di loro. Ché per meritarselo, un cane, ciascuno di noi dovrebbe passare test ed esami pratici e teorici, non come quello stronzo del "padrone" dei cani assassini di Scicli, non come una popolazione di irresponsabili pronti a puntare il dito contro un branco di cani che fa ciò che i cani fanno in branco, soprattutto in situazioni di necessità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Manda anche tu il tuo pargoletto a giocare da solo con un branco di molossi abbandonati!!!

Anonimo ha detto...

Ben detto, e non ci scordiamo poi che i veri responsabili di questa tragedia sono le autorità che hanno permesso che la situazione degenerasse, nell'indifferenza più totale di TUTTI, cittadini compresi. I veri assassini del piccolo sono loro.