3 novembre 2008

Shqiperia è qui!

Ho sognato che andavamo a Trani con l'autobus. Eravamo io, Nicla, Mariella, i miei genitori e Tango cucciolo. La strada era piena di curve e tornanti e s'inerpicava sulle montagne fino ad altezze da vertigine. Ad un certo punto eravamo circondati dalla neve e dal ghiaccio, poi iniziava la discesa. Per andare a Trani, non dimentichiamo. L'autista andava in discesa alla velocità della luce, regalandoci sensazioni da montagne russe. Guardavo dal finestrino e vedevo la stradina tortuosa e gli strapiombi. Nessun guard rail. Tango cucciolo dormiva ignaro, stretto tra la mia coscia e la parete del bus e l'unica cosa di cui mi preoccupavo era se, cadendo giù per il dirupo, avrei pensato a salvarlo, ma soprattutto come. Mentre immaginavo me e Tango in caduta libera come in un cartone animato, eravamo improvvisamente arrivati a Trani, in un bar. I miei genitori erano sani e salvi. Mariella sorrideva e mi lanciava occhiate d'intesa, mentre Nicla diceva: "Mai più in autobus, la strada fa schifo e l'autista, oh, è veramente pazzo!", allora le rispondevo: "E che cavolo ci sei venuta a fare in Albania?".

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