17 agosto 2008

Odissea

Si fece ritorno. Quando il sole ebbe compiuto il suo giro, eravamo in territorio neutro; all'inizio del giro seguente, fummo a casa. In un baleno, la notte era passata su elementi fluidi e su migliaia di vite sconosciute e sommerse; al porto ci aspettavano l'idioma imparato sin dalla culla, i nostri cari, strade confortevoli e un buon caffè. Ottuso, il pensiero volle permanere altrove, sulle sponde dirimpetto, ancora per diverse ore. Era la conseguenza dell'esercizio a rendere le membra più scattanti dell'intenzione: i corpi scissi dall'intelletto sostavano storditi in giacigli familiari, ricevendo segnali visivi da occhi sintonizzati su altre frequenze. Il ritorno della mente fu un lento adattamento alla situazione mutata, una progressiva presa di coscienza del fatto che, per chi non era partito, erano passati solo otto giorni. A noi, invece, sembrava fosse passato troppo e troppo poco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ottuso, il pensiero volle permanere altrove" mi fa venire i brividi, cristo santo...(socia)

Anonimo ha detto...

BELLISSIMO.