27 ottobre 2008

Fermento

Mi sento come il feudalesimo dopo la Rivoluzione Francese: smantellata.
Oggi alcuni prof hanno deciso di manifestare contro la 133/08 facendo lezione in piazza e ancora mi domando se gli studenti abbiano poi riposto negli appositi cestini per cartacce i fogli di quotidiano sparsi per terra per ripararsi il popò dalla merduria del marciapiede.
Mi torna alla mente quel vecchietto che voleva sedersi sulla panchina col nipote e tosto stese un fazzoletto di carta, l'ultimo del pacchetto, sulla pista d'atterraggio del sedere. Pensai che era carino ad apparecchiare la panchina per il nipotino. Povero fazzoletto, che non potè parlare quando si vide piombare addosso il culone marcio dell'avo anzichè quello della nuova leva, assisa sulla fredda pietra.
Quindi i professori, con la loro confusa carovana di rivendicazioni, dissenso e privilegi, si sono piantati in piazza in compagnia dei variopinti peripatetici del 2000. A poche centinaia di metri, una moltitudine di gente di colore bloccava un autobus e la strada che conduce alla stazione. Erano i richiedenti asilo, stanchi di vivere nei container del campo profughi in attesa di essere accettati. Anche i richiedenti asilo, come gli studenti, sedevano per terra a gambe incrociate, ma senza fogli di quotidiano igienici. Ho provato a chiedere perchè non usassero una precauzione simile, ma sembrava che la torre di Babele fosse appena crollata.
Tra studenti e prof di là e rifugiati wannabe di qua, un barbone senzacasa con due grosse buste gialle in mano si è messo ad urlare da solo, convogliando efficacemente la sostanza dei miei stessi pensieri. Unica luce in fondo al tunnel: la speranza che sotto il proprio culo, chi se l'è potuto permettere, abbia messo almeno i giornali giusti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

secondo me in uno dei due bustoni gialli che reggeva il barbone c'era tom cruise

Salamandra ha detto...

Sei Forcina? Non ti riprendi più da Misotropici, vedo... sono due anni e mezzo ormai!