La sete perenne è iniziata con i primi caldi, anzi con i primi calori, e non si è mai sopita. Cerco nei libri e nella musica le pozze d'acqua che placherebbero l'impeto delle domande, l'arsura della bocca, il languore insensato delle viscere, eppure potrei bere in eterno senza essere soddisfatta, perchè non esiste il profondo assoluto, la quiete, il sapere sommo, la pace dei sensi. La scommessa dello scavare sta nello spingersi sempre più giù, chissà se il centro della terra corrisponde con il cadere da altezze imprecisate e relative.
6 luglio 2008
Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto, correvo dietro ai cani
Pubblicato da Salamandra alle 14:30
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