Torniamo sulla Terra.
Il tempo non si passa: si trascorre.
Mattinata trascorsa al riparo dal caldo asfissiante del Sud, nel rifugio dell'aria secca e condizionata dell'ipermercato, ad attaccare caccole ai vestiti dell'ov*esse e a saggiare la flessibilità delle scarpe in vendita flettendone leggermente le suole.
Mi sono imbattuta nel vestitino che comprerò quando sarò ragazza-madre.
Se avrò mai una casa, la voglio tutta arancione.
L'arancione è il colore più bello, anche se non mi dona, ma non ci posso fare niente se l'unico colore che mi stia bene è il frocissimo e disprezzabile rosa.
Non amo le tinte pastello, neanche negli ospedali, neanche nei pigiami.
Cento grammi di anacardi contengono solo cinquantacinque calorie, ma non devono essere tostati, nè salati.
Risaputo è che le banane non facilitano la defecatio, ma se mangio una banana devo avere un cesso a massimo cinque minuti di cammino da me.
Sulla strada maestra mi pongo domande di fronte ad una minuscola traversa che si perde nella nebbia, poi ascolto Jeff Buckley e sono ancora più confusa.
Se non è zuppa è pan bagnato.
21 giugno 2008
Tandem: me e me
Pubblicato da Salamandra alle 13:43
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1 commenti:
che vedono gli occhietti miei
leggi il Vernacoliere? :-))
evviva Don Zaucker
.W
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